Riflessologia auricolare
La riflessologia auricolare si basa sul fatto che all’orecchio arrivano i riflessi di tutti gli organi e le parti del corpo, esattamente come accade per la pianta dei piedi e i palmi delle mani.
I punti riflessi sono punti ricchi in terminazioni nervose e vascolarizzazione che, una volta stimolati con le mani o strumenti appuntiti (non aghi), inviano impulsi al cervello, scatenando specifici fenomeni fisiologici e biochimici, come il rilascio di neuropeptidi, ovvero sostanze che hanno la funzione di far parlare tra loro parti differenti del cervello: sono proprio questi fenomeni che portano a un riequilibrio della parte del corpo corrispondente al punto stimolato.
La riflessologia auricolare si basa dunque sulla profonda connessione esistente tra orecchio e sistema nervoso centrale e in ciò si differenzia dall’agopuntura auricolare, che invece si fonda sui principi propri della Medicina Tradizionale Cinese e sulla teoria dei meridiani energetici. La riflessologia auricolare, dunque, così come altre parti dell’auricoloterapia basa il proprio funzionamento sul fatto che l’orecchio è ben innervato: qui arrivano infatti le terminazioni di due importanti nervi cranici, tra cui il vago, e del nervo rachidiano. Allo stesso tempo, le fibre che da qui partono per portare le informazioni al cervello entrano in contatto con la formazione reticolare del tronco cerebrale, una porzione antica dove è difficile distinguere nuclei specifici di cellule neuronali.
Questo contatto favorisce moltissime connessioni delle informazioni in arrivo dall’orecchio con quelle portate dal resto del corpo e al resto del corpo.
Riflessologia Frattale secondo Giuseppe Caligaris
La Riflessologia secondo Giuseppe Calligaris è composta da una parte valutativa, test che analizza lo stato della persona a vari livelli secondo una metodica manuale semplice e progressiva, e una parte di trattamento attraverso stimolazioni e tecniche di vario tipo per il riequilibrio o per la stimolazione di una funzione; il test può essere abbinato a qualsiasi approccio salutistico e terapeutico, sia di tipo tradizionale che non convenzionale; consente di valutare sinteticamente la condizione energetico-funzionale ed emozionale-intellettiva istantanea del soggetto.
Non è e non sostituisce l’indagine di pertinenza medica o psicologica, ma può dare informazioni utili per il mantenimento e il miglioramento del benessere. In mano ad ogni professionista della salute diventa un mezzo di ricerca che permette di verificare in qualsiasi momento i risultati del percorso, e di controllarli nel tempo; è possibile anche sperimentare l’influenza di agenti esterni di vario tipo sul sistema del soggetto.
La riflessologia secondo Calligaris è dunque una tecnica riflessologica che utilizza la superficie cutanea come specchio della sfera psichica e somatica. Emozioni e pensieri producono risposte a livello somatico e, reciprocamente, le condizioni fisiche influenzano pensieri ed emozioni. Questa relazione si riflette sul tessuto cutaneo, dove è possibile individuare e riconoscere i flussi dell’energia e le memorie cristallizzate nel corpo e nei sistemi energetici. E, sempre attraverso la pelle, è possibile inviare segnali al corpo e alla psiche per indurre risposte di autoguarigione o stimolare sentimenti positivi o, addirittura, facoltà superiori.
Per effetto della Triplice Corrispondenza, Corpo-Psiche-Pelle, possiamo agire in tre direzioni:
- direttamente su un organo,
- attraverso un lavoro psicologico,
- per mezzo di una stimolazione cutanea.
Cromoriflessologia
La cromoriflessologia è una pratica complementare volta ad alleviare piccoli problemi di natura fisica e psichica attraverso l’emanazione di luce colorata sul corpo. In modo simile all’agopuntura, la cromoriflessologia si prefigge di riequilibrare i centri energetici dell’organismo – chiamati “meridiani” dalla tradizione cinese – e di stimolare quindi il generale benessere psicofisico dell’individuo.
La cromoriflessologia viene effettuata mediante l’ausilio di penne che irradiano fasci di luce attraverso una lente cromata. Si tratta di un metodo per niente invasivo né doloroso basato sull’idea del colore come veicolo di informazioni da trasmettere al corpo. Non si utilizzano aghi ma soltanto stimoli di luce.
Una delle basi su cui si fonda la cromoriflessologia è la sorprendente scoperta dei biofotoni effettuata dal ricercato tedesco Fritz-Albert Popp. Stando a ciò che asserisce la sua teoria, tutte le cellule dei tessuti viventi (ovvero quelle del corpo umano, delle piante e degli animali) emanano informazioni sotto forma di energia luminosa in grado di intervenire su numerosi processi metabolici e genetici del corpo. Secondo Popp dunque, dagli squilibri di queste linee di comunicazione energetica deriverebbero sintomi e disturbi di varia natura. Attivando e ristabilendo il corretto equilibrio dei biofotoni la cromoriflessologia agisce indirettamente sul funzionamento dei processi biochimici dell’organismo.
Questa pratica, è di aiuto non soltanto per il trattamento dei disturbi fisici (di natura endocrina, tossica, degenerativa), ma anche per i disagi di natura energetica (riequilibrio delle logge energetiche secondo la MTC), emotiva e psicologica (conflitti intrapsichici).
EFT (Emotional Freedom Techniques)
Definita in italiano tecnica di libertà emozionale, è una tecnica di auto-aiuto e di supporto che si basa sulla stimolazione del sistema energetico del corpo unito alla focalizzazione della mente su un problema da risolvere e/o su un obiettivo da raggiungere.
È un approccio innovativo per il riequilibrio dell’unità corpo/mente/spirito ideato da Gary Craig e diffuso in Italia da Andrea Fredi.
Questo metodo è stato definito una sorta di agopuntura senza aghi; si usano infatti le dita per stimolare in vari modi una serie di punti. I risultati non sono limitati al livello somatico e relativi ai disagi fisici più disparati, infatti con EFT si può intervenire sugli squilibri psico-emozionali, come condizionamenti, traumi antichi e recenti, limiti, paure, dipendenze, fobie e qualsiasi aspetto percepito come problema. EFT Integrata unisce le basi di EFT al modello teorico di Logosintesi, efficacissima tecnica di psicologia energetica sviluppata dal Dr. Willem Lammers.
L’integrazione di conoscenze e strategie applicative delle due tecniche, risulta particolarmente efficace per favorire la consapevolezza, il cambiamento e la capacità di prendersi cura della propria vita.
AGER (Age Gate Emotional Release)
Nasce per intuizione del Dr. Vincenzo Di Spazio, creatore della Cronoriflessologia spinale (AgeGate Therapy), e di Andrea Fredi formatore in EFT. Gianmichele Ferrero ha esplorato e perfezionato la tecnica sul sui punti di repere cronosomatici riflessi sulla faccia mediale dei piedi.
Il metodo permette di individuare l’area cutanea in relazione alle vertebre, che conserva un vissuto traumatico ancora attivo relativo ad una precisa età, trattare il punto che conserva quella memoria congelata relativa al conflitto irrisolto, disattivare il programma negativo che attraverso il tempo ancora limita il presente. Le diverse zone corrispondenti alle vertebre risultano essere veri e propri cancelli del tempo attraverso cui si ha accesso alle memorie traumatiche individuali e familiari.
La stimolazione di tali punti e l’elaborazione verbale del percepito, consente il rilascio emozionale dagli effetti disarmonici, il recupero delle energie congelate nelle esperienze stressanti e di sofferenza.
Tecnica 4R per lo Shock fisico e biologico
Grazie alla tecnica 4R®, ideata da Diego Giaimi unendo le conoscenze date da molti studi e intuizioni personali, è possibile analizzare e sciogliere le attivazioni fisiche, emotive, mentali di ogni singolo shock su cui si sceglie di lavorare. Proprio grazie all’approccio contemporaneo su più cervelli è possibile interfacciarsi in maniera globale alle mappe di memoria di ogni singolo evento. Questa azione su più livelli agisce a livello energetico sul corpo fisico, eterico, astrale e mentale riprogrammando e reintegrando energie “sospese”.
Proprio per la complessità del nostro cervello e della struttura sottile dell’uomo alcuni shock ed eventi di vita mantengono in sospensione un bagaglio energetico che non riesce a venire dissipato completamente mantenendo il corpo in continua attivazione. Anche eventi puramente fisici e apparentemente banali come colpi di frusta, incidenti, fratture, nonostante siano passati e non necessitino più di alcuna risposta fisiologica dell’organismo continuano ad avere un certo influsso sul nostro corpo e sulle nostre emozioni e attivazioni biologiche. Molte volte anche comunissimi eventi di vita come il rimaner chiuso in ascensore, aver trovato la casa aperta da un ladro, aver avuto delle diagnosi preoccupanti e molte altre situazioni di questo tipo, possono mantenere il corpo in uno stato di attivazione. Oltre a questi anche tutti i grandi e importanti eventi e sofferenze della vita da cui nessuno di noi è esente.La visualizzazione e l’ascolto corporeo saranno i principali elementi e strumenti utilizzati per immergerci in un viaggio nelle mappe di memorizzazione di ogni singola persona nella sua personalissima percezione di un evento e reintegrarne l’energia sospesa.
Riflessologia Plantare
La riflessologia plantare è una tecnica di massaggio applicata principalmente sui piedi, ed eventualmente sulle mani, che ha l’intento di ripristinare l’equilibrio dell’organismo al fine di stimolarne le capacità di autoguarigione. Si basa sull’assioma, che sui piedi e sulle mani si trovino riflessi tutti gli organi, le ghiandole e le parti del corpo. Secondo questa tipologia di massaggio, applicando pressioni su particolari zone del piede si può influire sull’organo corrispondente al riflesso stimolato.
Nella riflessologia plantare si tiene conto dell’energia vitale, definita anche prana o Qi. In ogni individuo questa energia scorre, ma può bloccarsi nel momento in cui qualcosa di esterno o interno sta minando il suo equilibrio. La patologia si manifesta proprio in questo momento, provocando danni in alcune parti del corpo.
Il compito del massaggio sta proprio nel rimuovere quei blocchi, permettendo così all’energia di fluire di nuovo liberamente. Secondo i principi della riflessologia plantare, le terminazioni nervose trasmettono disagi e problematiche degli organi dall’interno verso l’esterno. Tramite sollecitazioni mirate all’ottenimento dell’ossigenazione dei tessuti dei piedi, si agisce proprio sulle terminazioni nervose, in grado di restituire agli organi interni il senso di benessere messo in atto dal massaggio. Oltre a trovare applicazione nel campo della prevenzione, può essere affiancata ad una terapia già in atto come trattamento complementare, anche perché non è in alcun modo invasiva o dolorosa.
La sfera d’azione di questo particolare tipo di massaggio è molto ampia: si riescono per esempio a trattare cistiti, cattiva digestione, ansia, stress, crampi e artrosi, problematiche endocrine, e altro ancora.
Riflessologia Facciale
La riflessologia facciale è una tecnica di massaggio zonale applicato sul viso del soggetto.
Massaggiando le zone riflesse del volto, è possibile trattare disturbi di organi e parti del corpo. Secondo la riflessologia, oltre al sistema nervoso e al sistema dei meridiani, il corpo umano è percorso da un sentiero riflessologico secondo cui ogni stimolo è seguito da una risposta organica. Ogni parte del corpo riflette l’insieme dell’organismo e per ogni organo corrisponde un punto riflesso in una specifica area della pelle.
Conosciuta anche come Dien Chan, questa tecnica riflessologica nasce in Vietnam nel 1980 per opera di Bùi Quôc Châu, un medico agopuntore. Gli interventi sul viso del paziente erano noti in Cina e in Giappone già 5000 anni fa. Tecnicamente, la riflessologia facciale si differenzia dall’agopuntura in quanto non utilizza aghi. Si serve di strumenti ad hoc quali bastoncini dalla punta arrotondata oppure, per pressioni meno forti, la riflessologia facciale utilizza il semplice tocco delle dita.
La riflessologia facciale può essere utile nel trattamento di alcuni disturbi comuni, quali mal di testa, sinusite, dolore cervicale, coliche, dolori mestruali, ansia, attacchi di panico, cellulite, ritenzione idrica e gonfiore alle gambe. Aiuta in casi di difficoltà digestive, disturbi dell’emotività e problemi respiratori.
Il massaggio riflessologico sul viso viene spesso utilizzato come azione di supporto alle terapie tradizionali.
Kinesiologia Applicata
La kinesiologia applicata rappresenta un metodo finalizzato alla valutazione e riequilibrio di una serie di disfunzioni, mediante l’analisi della forza e del tono muscolare di un soggetto grazie ad un test appropriato (test muscolare).
Il test della kinesiologia applicata funziona da codice interpretativo dello stato di benessere complessivo o settoriale, organico o psico-emozionale.
La nascita della kinesiologia applicata viene attribuita a George Goodheart, chiropratico statunitense. Nel 1964, Goodheart ideò uno specifico massaggio mediante il quale rafforzava i muscoli di un soggetto, manipolando le vertebre.
I benefici che si riscontrano nella kinesiologia applicata sono riconducibili all’equilibrio tra la condizione strutturale, l’aspetto biochimico e la condizione psicologica, tre aspetti che devono risultare in equilibrio tra loro. La kinesiologia applicata non si focalizza su sintomi specifici, ma comprova e corregge i disequilibri in tutto il sistema, incoraggiando mente e corpo a riequilibrarsi da soli.
La kinesiologia applicata si rivela efficace nel settore dei sovraccarichi alimentari, disturbi digestivi, disequilibri metabolici e intestinali, stress, ansia, disturbi dell’attenzione e della memoria, eventuali disequilibri nel sistema dei meridiani dell’agopuntura, dei chakra ed emozionali.
Con la Kinesiologia Applicata è possibile infine testare di volta in volta i rimedi adatti da suggerire per un riequilibrio della persona.